OTTONI è una linea di gioielli multipli autoprodotti, composta da collane, bracciali, orecchini e anelli.

È vero, ho realizzato soprattutto pezzi unici perché qui sta l’avventura e la scoperta di modi d’essere possibili: la creazione di gioielli uno diverso dall’altro traccia l’evoluzione dell’idea arricchendosi di sfumature preziose; ma la produzione industriale mi affascina altrettanto, vedere il progetto che si concretizza e si moltiplica – a volte quasi all’infinito – pronto per essere diffuso. Tra la produzione del pezzo unico e la produzione seriale esiste un “intermezzo”: l’autoproduzione di multipli. La collezione OTTONI nasce in questa modalità come design democratico. Ho utilizzato uno dei più pregiati metalli tra i cosiddetti “non nobili”, appunto l’ottone: lega dal colore dorato composto da rame e zinco, con prospettiva di creare gioielli dai prezzi contenuti e da indossare quotidianamente.  La conoscenza specifica delle tecniche di lavorazione e produzione dei metalli (dal 1990 sono consulente progettista/realizzatrice di modelli per l’oreficeria e la gioielleria) rende possibile la creazione di gioielli che rivelano la sensualità delle superfici metalliche.

Ancora una volta per me la suggestione del titolo si può ricondurre ad un film: “Pomi d’ottone e manici di scopa” (il film si basa in parte sul romanzo Il magico pomo d’ottone, ovvero come diventare una strega in dieci facili lezioni, di Mary Norton)!

L’ottone è un metallo in lega dal colore dorato composto principalmente da rame e zinco; le superfici sono trattate con finiture galvaniche che possono essere in oro, argento, rodio bianco o rodio nero oppure con finitura di forte ossidazione, che connotano i gioielli con colori e sfumature differenti.

La collezione OTTONI/stecco si declina in collane, bracciali e orecchini. Sono singoli elementi rigidi, come segmenti tridimensionali che sembrano scolpiti dall’ascia di un agile boscaiolo. Sono forme scheggiate e graffiate di tre possibili dimensioni, ripetute e collegate tra loro da un cordino elastico che ne rende gradevole l’indossabilità. I perni degli orecchini sono in argento, con finitura galvanica superficiale che si uniforma al colore del gioiello.

La collezione OTTONI/riccio si compone di anelli a fascia e anelli bombati di varie misure.

I volumi sono svuotati dai microcrateri che costellano le superfici trapassandone le forme e frastagliandone i contorni; i forellini, quasi macropori, creano una variabile continua nella tattilità del pezzo e una sfumatura di effetti cromatici di parti cupe e parti luminose accentuate dalle finiture di colore. Qui la lavorazione delle superfici determina la forma:

Nella collezione OTTONI/cerchi il protagonista ha la forma del cerchio in varie dimensioni e con superfici diversificate a creare il set completo di collane, bracciali, anelli e una variabile notevole di orecchini, da indossare – seguendo il mio consiglio – “spaiati”.

Nella collezione OTTONI/catenelle è composta da elementi a maglia dalle forme fluide che agganciati l’uno sull’altro in maniera irregolare formano un disegno variabile quando indossati.

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