Argentum di Maddalena Rocco e Barbara Uderzo
Maddalena Rocco e Barbara Uderzo presentano
Argentum – posateria e gioielli d’artista, edizioni limitate e pezzi unici
Domenica 18 Dicembre 2022 dalle 11 alle 19, in esposizione fino al 20 Gennaio 2023
Preview: sabato 17 Dicembre ore 19 – solo su invito e accreditamento
SPLASH, since 1999, posate realizzate in argento, replicabili.
Un tè a Wonderland: gli SPLASH di Barbara Uderzo – Testo critico di Lia Lenti
“Il Cappellaio scosse la testa mestamente e rispose – Io no ! Ci siamo bisticciati nello scorso marzo – ed indicò col cucchiaino la Lepre Marzolina”. Sulla immaginaria e sbalorditiva tavola apparecchiata per il tè alla quale Alice è stata invitata a sedersi dal Cappellaio matto potrebbe comparire una guizzante forchettina conficcata in un bocconcino gourmet oppure un bizzarro cucchiaino appoggiato ad un piattino démodé: sono gli SPLASH che Barbara Uderzo, accanto ad anelli e collane, ha creato a partire dal 1999, una collezione di oggetti in argento elettro-formato o microfuso ripresentata da Gilda Contemporary Art nella mostra ARGENTUM.
SPLASH è un titolo che l’artista ha definito “insensato ma fortemente significativo” perché rimanda all’imprevedibilità della forma e delle dimensioni assunte dallo schizzo di metallo liberato da un gesto istintivo. Il risultato di tale gestualità sono una serie di volumi autonomi, destrutturati e casuali ma pur sempre funzionali e indossabili: macchie di materia luminosa che si espandono sul corpo, sulla mano, divenendo piccole protesi che si prolungano oltre le dita.
Barbara Uderzo, vicentina di nascita, veneziana di formazione, milanese di adozione, lavora nel suo atelier a Vicenza e a Milano nella BLOB House, aperta nel 2010; è un’artista che sperimenta instancabilmente perché per lei sperimentare è creare e in questo processo di lavoro c’è sempre una dimensione avventurosa; nel giardino onirico e sproporzionato in cui Alice viene catapultata anche Barbara vi cammina guardando con occhi incantati le meraviglie della natura, gocce d’acqua che distillano stalattiti o di rugiada che si dissolvono in mille spruzzi, e rami che prendono vita: è da questa dimensione immaginativa che scaturiscono le forme di SPLASH ma anche di una particolare attenzione, tutta femminile, nei confronti del corpo inteso come soggetto sensoriale.
Infatti il tema della tavola e in particolare del cibo, attrazione esistenziale dell’essere umano che attraverso l‘apparecchiatura diventa una interfaccia tra vita e arte, è stato declinato da Barbara Uderzo in vari registri espressivi: dagli assemblaggi “pop”, ironici e inconfondibili dei BLOB RING – Food (miniature di piattini, tazzine, teiere, caffettiere, fette di torta golose con fragole e cumuli di panna tuffati in magmatiche plastiche multicolor), alle performance interattive che da anni la vedono impegnata nella rappresentazione di un consumo giocoso di materiali edibili con cui lei realizza i gioielli (GlucoGioielli, Bijou Chocolat, Free.Zero). In tal modo l’artista crea spazi interiori, apparecchiando i corpi con i gioielli, ed esteriori dove attraverso il consumo si svolge il rito collettivo del nutrimento.
Barbara riesce a muoversi con naturalezza in questo gioco illusorio dove tutto accade oltre la normalità e dove i materiali prendono vita diventando qualcos’altro. É quello che accade non solo in SPLASH ma anche nella serie di pezzi unici BLOB, sculture indossabili a cui l’artista ha dato inizio nel 1990, opere ampiamente note che sono state esposte e pubblicate a livello internazionale. I BLOB sono assemblaggi manuali di plastiche multicolori con elementi polimaterici montati su basi metalliche. Iconici e iper decorati questi microcosmi propongono frammenti di storie e di narrazione solo in apparenza disgregati ma dove il fluido amorfo, in cui i piccoli oggetti sono immersi, in realtà si ricompone in flusso mediatico allusivo e ricco di senso. La capacità dell’artista è quella di saper coniugare la sua identità estetica con i linguaggi contemporanei – fumetto, cinema, fotografia, design – frammenti di quotidianità che una volta indossati e utilizzati ci accompagnano e ci definiscono.